lunedì 16 gennaio 2012

Gioco e Pensiero simbolico


Come vi ho anticipato, il gioco simbolico si presenta nel momento in cui il bambino è in grado di rappresentarsi mentalmente l'oggetto. Tale capacità corrisponde allo stadio del pensiero simbolico, fase che si sviluppa tra i 18 e 36 mesi. In questo stadio il pensiero simbolico permette al bambino di utilizzare, per risolvere piccoli problemi quotidiani (per esempio: raggiungere una palla usando un bastone che non è presente e il bambino va a prendere in un'altra stanza), le rappresentazioni di oggetti non presenti e di azioni non ancora effettivamente compiute (nel nostro esempio: il bambino ha già "nella mente" il bastone quando decide di andare a prenderlo, anche se non lo vede ed ha già anticipato a livello mentale l'azione di avvicinare a sé la palla per mezzo del bastone).

Il bambino può trovare la soluzione di un problema con un atto di invenzione.

La manifestazione del gioco simbolico non è immediata: vi è una prima fase, che emerge nello stadio precedente (stadio del pensiero senso-motorio) in cui il gioco è prevalentemente di manipolazione, ossia il bambino cerca di capire come è fatto l'oggetto; la fase successiva non è ancora simbolica ma di funzione: il bambino utilizza l'oggetto per la funzione che assume nella realtà (ad esempio usa un cucchiaio per dar da mangiare al pupazzo). Il passo seguente è simbolico: egli utilizza l'oggetto assegnandoli un significato diverso da quello reale (il cucchiaio diviene un aereo con cui giocare).

E' importante che si predisponga di materiale ricco di opportunità diversificate di esercizio, per consentire al bambino giochi di finzione, di identificazione e di immaginazione.

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