sabato 8 ottobre 2011

Il gioco

Come anticipato, oggi vi esporrò il punto di vista di Vygotskij. Egli condivide con Piaget la convinzione che la comparsa del gioco simbolico segni l'avvio dell'indipendenza della rappresentazione mentale della percezione, ma sottolinea anche la rilevanza evolutiva di questa condotta ludica, che non sarebbe semplicemente un sintomo secondario dello sviluppo intellettivo.
Sostanzialmente, il bambino con il gioco simbolico, fa il suo ingresso nel mondo dei significati dalla comunità cui appartiene, li sperimenta per appropriarsi di quel processo che assegna a un determinato oggetto una determinata funzione.
Il gioco simbolico non solo segnerebbe la capacità di separare e connettere significati concreti con significati rappresentati mentalmente, ma costituirebbe uno sviluppo nel modo di pensare, uno spazio in cui consolidare la propria capacità di approcciarsi alla realtà per quello che rappresenta socialmente più che non per quello che è concretamente.
Dunque, ecco perchè in un'ottica educativa è rilevante osservare l'esordio del gioco simbolico: per essere pronti a sostenerlo, per mettere a punto le strategie che ne promuovano l'ampliamento, in quanto condotta che è il motore primo di processi di pensiero evoluti.

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