sabato 8 ottobre 2011

Il gioco

Come anticipato, oggi vi esporrò il punto di vista di Vygotskij. Egli condivide con Piaget la convinzione che la comparsa del gioco simbolico segni l'avvio dell'indipendenza della rappresentazione mentale della percezione, ma sottolinea anche la rilevanza evolutiva di questa condotta ludica, che non sarebbe semplicemente un sintomo secondario dello sviluppo intellettivo.
Sostanzialmente, il bambino con il gioco simbolico, fa il suo ingresso nel mondo dei significati dalla comunità cui appartiene, li sperimenta per appropriarsi di quel processo che assegna a un determinato oggetto una determinata funzione.
Il gioco simbolico non solo segnerebbe la capacità di separare e connettere significati concreti con significati rappresentati mentalmente, ma costituirebbe uno sviluppo nel modo di pensare, uno spazio in cui consolidare la propria capacità di approcciarsi alla realtà per quello che rappresenta socialmente più che non per quello che è concretamente.
Dunque, ecco perchè in un'ottica educativa è rilevante osservare l'esordio del gioco simbolico: per essere pronti a sostenerlo, per mettere a punto le strategie che ne promuovano l'ampliamento, in quanto condotta che è il motore primo di processi di pensiero evoluti.

domenica 2 ottobre 2011

Il contrario del gioco non è ciò che è serio, bensì ciò che è reale.
Sigmund FreudIl poeta e la fantasia, 1907 

sabato 1 ottobre 2011

Introduzione al Gioco Simbolico

Per poter parlare di Gioco Simbolico è necessario fornirne una definizione. Esso si riferisce ad una condotta ludica che si manifesta e si sviluppa nella prima infanzia e che si fonda su un processo di significazione indiretta, ovvero un processo simbolico. In questo tipo di comportamento, un elemento fisicamente presente viene utilizzato al "posto di" un elemento assente, ma evocato e rappresentato mentalmente. L'esordio del gioco simbolico risulta cruciale in quanto porta ad approfondire i processi che stanno alla radice del pensiero, nodo fondante la teoria di Piaget. Quest'ultimo afferma che la rappresentazione mentale è riflesso esclusivamente dell'attività percettiva, cioè il bambino è in grado di interiorizzare un certo schema di azione. Dunque, l'esordio  del simbolismo ludico è sintomo della capacità di riflettere. La rilevanza educativa di tale comportamento è stata successivamente ripresa da Lev S. Vygotskij, del quale vi parlerò nel prossimo post!
"Non si può non vedere che il bambino nel gioco soddisfa determinate esigenze, determinati impulsi, e che se non si comprende il carattere di tali impulsi non si può capire quel particolare tipo di attività che è il giuoco"
Lev S. Vygotskij