giovedì 6 settembre 2012

COSA FACCIAMO OGGI?


Ciao a tutti!!! Vorrei proporvi un gioco che può essere utile per noi educatrici in questo periodo delicato, quale l'inserimento. Anzitutto, procuratevi un cartoncino nero da disporre sopra ad un tavolo e plastificatelo con della carta trasparente, ad esempio quella dei fiorai, fissandola bene sotto il tavolo. Questo tavolo è utile per i giochi di manipolazione, ad esempio potreste presentare ai bimbi la farina gialla, dandone una manciata per ciascuno. Vedrete come i bambini saranno propositivi verso questa attività!!! Allora?! Siete pronti per il divertimento??
 

giovedì 30 agosto 2012

LA SORPRESA!


 

Questa attività può essere proposta al nido durante il periodo di ambientamento, ma che rimane comunque un'attività che può essere svolta durante tutto l'anno. L'importante è che la Scatola delle Sorprese venga proposto sempre allo stesso momento e nello stesso luogo, di modo che alimenti l'attesa durante la giornata. I bambini attendono con emozione questo semplice gioco e si divertono a parteciparvi. I bambini pensano che la Scatola abbia vita propria, che al suo interno ci siano tante cose con diverse funzioni, che possano essere annusate, suonate, su cui si possa soffiare, etc...per questo i vari oggetti vanno cambiati, soprattutto rispetto all'età dei bimbi. Per realizzarla avete bisogno di una scatola, abbastanza capiente per contenere gli oggetti (diversi e unici tra loro), che a loro volta devono essere inseriti dentro a scatoline con diverse aperture. Gli oggetti potrebbero essere un piccolo guanto colorato e morbido, una campanella di ottone, un fischietto, una pallina e quanto la vostra fantasia vi suggerisce!! Buon divertimento!

LA FATTORIA

Ciao a tutti! Eccomi ritornata per condividere con voi alcune attività da proporre ai piccoli di casa (ma anche al nido) in questi ultimi giorni di vacanza...
LA FATTORIA

C'è la gallina nel pollaio,
c'è il coniglietto nel granaio,
c'è il maialino nel porcile,
c'è l'agnellino nell'ovile,
c'è un bel gattino sul tetto,


c'è un bel bambino nel suo lettino.



Gioco per i più piccoli. Si spargono per la stanza gli animali della fattoria: possono essere pupazzetti di plastica, fotografie incollate su un cartoncino, immagini disegnate, pupazzi di peluche... In mezzo alla stanza si posa un cesto (la fattoria) e accanto ci si stende un tappeto che si riempie di cuscini. L’educatrice inizia la filastrocca. Quando nomina un animale si ferma: i bambini vanno a raccogliere tutti gli esemplari dell’animale nominato e li portano nel cesto. Quando tutti gli animali sono nella fattoria, l’educatrice conclude la filastrocca con l’ultima strofa e i bambini vanno a sdraiarsi sul tappeto, ognuno col suo cuscino.

venerdì 6 luglio 2012

PERCHE' IL GIOCO?

Ciao a tutti! Anche quest'estate è iniziata e tra Scipione, Caronte e Minosse, ho avuto l'occasione di leggere un articolo pubblicato qualche tempo fa sulla rivista Mondo Zero3, che vorrei commentare per voi, offrendovi degli spunti di riflessione. Esso non entra nello specifico del gioco simbolico, ma come sappiamo, il gioco in sè costituisce il contesto attraverso cui il bambino può esprimersi. Il bambino nel gioco soddisfa determinate esigenze, determinati impulsi, costituendo la prima fonte di sviluppo, perché attraverso il gioco egli può esprimersi, esplorare e sperimentare, relazionandosi con l'Altro, cosicché possa interiorizzare esperienze. Purtroppo oggi, come sottolinea l'articolo, è sempre più relegato ad una fase ri-creativa, perdendo l'originalità della creatività stessa, perché porta a ri-produrre immagini, costruzioni, qualcosa che è già stato fatto. I bambini di oggi sono accerchiati dall'abbondanza, dove un generale benessere li ha colmati di cose, spesso inutili, preferendo giocattoli, che Caggio ha definito di materia ingrata, perché frutto di un consumismo che attira l'uomo, che ha sempre meno tempo da dedicare alla fantasia, elemento che connota il gioco. Non da meno è l'aspetto affettivo: nel giocattolo c'è qualcosa che ci riguarda, per questo è auspicabile che duri nel tempo, affinché accompagni il bambino nel suo percorso di crescita. Tutto ciò deve avvenire in un ambiente che possa offrire piste molteplici, che rispetti la personalità dell'individuo, proponente e dinamico, al fine di promuovere la scoperta e la creatività. Concludo con una frase, che a mio avviso è significativa rispetto alla dimensione ludica e che si collega con quanto emerso dall'articolo: “Imparare a giocare significa apprendere che del mondo possono darsi diverse versioni, che l'esperienza può essere diversamente interpretata, che esiste la possibilità di pensare mondi possibili” (Bondioli).

venerdì 10 febbraio 2012

L'adulto e il gioco simbolico

Abbiamo visto che il simbolismo nell'attività ludica
costituisce una delle tappe fondamentali dello sviluppo del bambino, non solo dal punto di vista cognitivo, ma anche sociale e pertanto tale fase dev'essere potenziata, affinchè il bambino si sperimenti in questa dimensione. In tutto questo, però, non ho trattato la posizione dell'adulto. Egli si
dispone fisicamente dentro all'area di gioco del bambino, comunicando così la sua attenzione e disponibilità.

E' un'adulto però che non propone, ma che viceversa resta in attesa delle iniziative del bambino, in particolare in quelle che risultano ambigue, ossia in quelle che hanno o potrebbero avere un carattere ludico-simbolico (di per sè l'esordio del gioco simbolico presenta nodi metodologici che rendono difficile l'osservazione del suo manifestarsi). Di fronte a queste iniziative ambigue, quando si manifestano, l'adulto interviene rispecchiandole con ill proprio comportamento, accompagnato da verbalizzazioni congrue: ad esempio, di fronte al bambino che si mette il cucchiaio alla bocca coe per imboccarsi, l'adulto si porterà il cucchiaio alla bocca facendo chiaramente il gesto di imboccarsi e commentando "buona la pappa". In definitiva, la possibilità di cogliere l'esordio del gioco simbolico, in maniera netta, coincide con l'attivazione di una relazione educativa con un adulto che, negoziando con il bambino il significato più o meno simbolico del suo gioco, di fatto promuovere la comparsa delle condotte ludiche-simboliche.

lunedì 6 febbraio 2012

Attività strutturata

Oggi ho pensato ad un'altra attività che potremmo proporre ai nostri piccoli...un'attività di gruppo che vada, oltretutto, a potenziare anche l'aspetto percettivo. Utilizzando degli scatoloni vuoti, uniti da una corda, portiamo i bambini.....in gita al mare! eh si... Gli scatoloni servono per "far finta" di viaggiare con il treno. Per la spiaggia possiamo utilizzare dei materassini, se possibile di colore giallo, mentre per il mare dei materassini blu. In spiaggia faremo trovare dei secchielli, palette,formine e delle conchiglie. Inoltre, possiamo arricchire questo gioco con l'utilizzo di un apparecchio radiofonico per richiamare i suoni del treno e del mare. Siete pronti?!

mercoledì 1 febbraio 2012

Giochiamo?

Ecco un'idea di gioco simbolico per i bimbi!
Costruire una cucina cucendola attorno ad uno sgabello o a un tavolino che non utiliazziamo più. Non manca proprio nulla per i nostri cuochi: c'è il rubinetto con lavello in tela azzurra e i fuochi di tela rossa, di colore più intenso al centro per simulare la fiamma del fuoco; a destra sono poste le manopole per l'accensione, di fronte il canovaccio e il mestolo di legno...tutto l'occorrente per metterci all'opera! Divertimento garantito per grandi e piccini!